Sopravvive solo una detrazione del 65% per interventi già avviati entro il 15 ottobre 2024, con alcune condizioni specifiche: presentazione della CILA per interventi singoli, delibera assembleare e CILA per i condomini, e presentazione del titolo abilitativo per demolizioni e ricostruzioni.
Una buona notizia per chi ha sostenuto spese nel 2023: potrai spalmare la detrazione su 10 anni, salvaguardando così il tuo beneficio fiscale.
La grande novità del 2025 è il sistema a due velocità per le detrazioni: – 50% per l’abitazione principale – 36% per le seconde case. Dal 2026, queste percentuali scenderanno rispettivamente al 36% e 30%.
Un cambio di rotta significativo che premia chi investe sulla prima casa.
Addio agli incentivi per le caldaie tradizionali a gas. Dal 2025, le agevolazioni saranno disponibili solo per impianti ibridi con pompe di calore. Una scelta che allinea l’Italia agli obiettivi europei di sostenibilità energetica.
Il Bonus Mobili continua con una detrazione del 50% su una spesa massima di 5.000 euro. Attenzione però alle classi energetiche: servono classe A per i forni, E per lavatrici e lavastoviglie, F per frigoriferi. Il Bonus Barriere Architettoniche prosegue con una detrazione del 75%, ma solo per interventi specifici come scale, ascensori e piattaforme elevatrici. Esclusi invece infissi, pavimenti e automazioni.
Per i redditi oltre i 75.000 euro arrivano limiti significativi: – Fino a 14.000 euro di detrazione per redditi tra 75.000 e 100.000 euro – Massimo 8.000 euro oltre i 100.000 euro Gli importi variano in base al numero di figli, con agevolazioni per le famiglie numerose.
Una novità importante riguarda chi ha beneficiato del Superbonus: le rendite catastali saranno riviste per tenere conto dei miglioramenti energetici. Questo potrebbe comportare un aumento dell’IMU per le seconde case e maggiori imposte nelle compravendite.
1. Se hai progetti sulla prima casa, agisci entro il 2025 per sfruttare l’aliquota del 50%
2. Valuta attentamente l’acquisto di una nuova caldaia, orientandoti su soluzioni ibride.
3. Per il Bonus Mobili, verifica con attenzione le classi energetiche richieste
4. Se hai un reddito elevato, pianifica strategicamente le spese detraibili
5. Aggiorna la rendita catastale se hai beneficiato del Superbonus
Il 2025 porta ottime notizie anche per chi sogna l’acquisto della prima casa. La Legge di Bilancio ha infatti prolungato fino al 2027 il Fondo Prima Casa, con uno stanziamento significativo: 130 milioni per il 2025 e 270 milioni per ciascuno dei due anni successivi, per un totale di 670 milioni.
Il Fondo si rivolge in particolare a:
– Giovani coppie (sposate o conviventi da almeno due anni)
– Famiglie monogenitoriali con figli minori
– Under 36
– Famiglie numerose (con garanzie crescenti in base al numero dei figli).
Il Fondo offre una garanzia pubblica del 50% sul mutuo, che può arrivare fino all’80% per chi ha un ISEE non superiore a 40.000 euro e richiede un finanziamento superiore all’80% del prezzo d’acquisto. Per le famiglie numerose, la garanzia può raggiungere addirittura il 90%.
Il processo è semplice e trasparente:
1. Presentare la domanda alla banca insieme alla richiesta di mutuo
2. Attendere la risposta di Consap (entro 20 giorni)
3. Procedere con l’erogazione del mutuo entro 90 giorni.
Questa misura rappresenta un’opportunità concreta per tutti coloro che sognano l’acquisto della prima casa ma trovano difficoltà nell’accesso al credito. Un aiuto concreto che, insieme alle altre agevolazioni previste per il 2025, può trasformare il sogno della casa in realtà.
Il 2025 segna quindi una svolta importante nelle politiche per la casa, con un’attenzione particolare alla sostenibilità e alla prima abitazione. La chiave è pianificare gli interventi con attenzione, valutando tempi e modalità per massimizzare i benefici fiscali disponibili. Non esitare a consultare un professionista per orientarti al meglio in questo nuovo scenario.
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