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I tuoi dati sono al sicuro anche a casa?

La pandemia che, per fortuna sembra ormai alle nostre spalle, in qualche modo ci ha cambiati e anche il nostro modo di lavorare ha subito profonde trasformazioni, il lavoro da casa è diventato un’abitudine.

Nuove abitudini, nuove situazioni con le quali confrontarsi come per esempio la gestione informatica del lavoro da remoto.

Parliamo di questo importante aspetto con Stefano Cecchetti, un super esperto di sicurezza informatica, titolare di INFORMATICA 95, al quale abbiamo chiesto per cominciare quali sono le differenze informatiche tra il lavoro in azienda e quello a casa, ecco la risposta:

Il lavoratore in azienda -dice Stefano- lavora in una rete locale dove ogni dispositivo è collegato con un cavo che parte da un punto e arriva ad un altro punto. Questa è la grossa differenza tra lavorare in un contesto aziendale, dove dal proprio posto di lavoro si apre un file che percorre un corridoio sicuro che porta al centro elaborazione dati aziendale.

Quando poi l’azienda va in internet c’è un moderatore che è il firewall gestito da personale qualificato che controlla tutto ciò che dalla rete interna aziendale va verso la rete esterna e protegge come un guardiano ben preparato il traffico che entra ed esce dall’azienda.

Quindi cosa succede succede quando chi lavora da casa in qualche maniera deve accedere ai dati Aziendali?

Le varie problematiche si evidenziano quando la persona utilizza il dispositivo dell’azienda (computer, tablet, smartphone) a casa, usando la propria rete WiFi, che magari ha in contemporanea, collegato sullo stesso Access Point:

– Il PC del figlio su cui scarica film giochi e affini con l’altissima probabilità di prendere virus,

– Il condizionatore di casa, la telecamera interna, magari anche il frigorifero, il termostato ambiente, Sky, Netflix e chi più ne ha più ne metta, il tutto collegato alla stessa rete, tu capisci che laddove in azienda la rete era protetta da quel moderatore gestito dal professionista esperto, a casa diventa invece un percorso insicuro in quanto c’è una quantità di dati che vanno e vengono in rete senza adeguata protezione. Questo è il grande dilemma

L’esperto aggiunge: Ci sono anche tutte le problematiche legate alla gestione della rete che in genere è collegata verso internet da un unico dispositivo gestito dall’operatore (per intenderci Fastweb Tim Wind ecc. ) e che ha accesso completo all’apparato di casa del dipendente, il quale non sempre è in grado di gestirlo in modo adeguato.

Ti faccio questo esempio: tu stai facendo una bella conferenza da casa con il titolare, o meglio ancora con un cliente e ti parte il maledetto decoder di Sky che scarica i suoi aggiornamenti automatici rallentandoti tutto il mondo con conseguente figuraccia.

C’è un altro aspetto da non trascurare: la postazione di lavoro: a casa magari non hai la sedia giusta, non hai l’altezza giusta del portatile rispetto agli occhi, anche l’aspetto dell’illuminazione non è da trascurare, difficilmente a casa avrai i dispositivi di retroilluminazione che contrastano adeguatamente la luce dello schermo.

In breve tutta una serie di complicazioni che non hai in azienda dove c’è una persona esperta nella sicurezza sul luogo di lavoro che ti segue e ti organizza la postazione.

Quindi chi lavora da casa incontrando queste problematiche, potrà sicuramente trovare tante risposte, tante soluzioni in autonomia ma di fatto da autodidatta non è che risolverà un granché.

Quali sono i consigli per chi compra casa ora e prevede di lavorare per periodi anche lunghi da casa?

Chi lavora da casa o chi sceglie la nuova casa prevedendo di usarla anche come posto di lavoro, secondo me deve sapere se questa è ben servita dal punto di vista della connettività.

Ti faccio un altro esempio: metti che a casa tua arriva la fibra a 1000 megabit quindi un gigabit ma il tuo operatore ti ha fornito un router WiFi 5 o magari WiFi 4.

E’ come immaginare un’autostrada a 6 corsie dove però si fa entrare una macchina alla volta, quindi andrebbe chiesto un WiFi 6 ma se nessuno te lo dice non lo sai.

Poi serve analizzare la copertura all’interno dell’abitazione: cercare di distribuirla bene in modo tale che i dispositivi non lavorino a tutta potenza per limitare l’emissione delle onde.

Sono tante piccole attenzioni di cui si deve tener conto perchè oggi ci sono canali di comunicazione sempre più ampi e chi lavora da remoto dovrebbe tenerne conto affidandosi per quella parte di impiantistica alle persone giuste quando si acquista o ristruttura casa.

Noi di INFORMATICA 95, per esempio, abbiamo ideato dei piccoli corsi di formazione dedicati proprio al lavoro da casa o da remoto in genere.

Per saperne di più e prendere un appuntamento con un nostro specialista scrivi pure su WhatsApp al 3481338144 la parola CASASICURA. Verrai ricontattato.

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